Starlink (https://www.starlink.com/) è il progetto di internet satellitare sviluppato da SpaceX (https://www.spacex.com/), l’azienda aerospaziale fondata da Elon Musk.
Starlink mira a fornire connessione internet ad alta velocità in tutto il mondo, anche in aree rurali o remote dove la connessione tradizionale via cavo o fibra ottica non è disponibile o è inefficiente.
Il progetto prevede il lancio di 12000 piccoli satelliti nella bassa orbita terrestre (LEO, Low Earth Orbit) per creare una vasta rete che possa trasmettere segnali internet direttamente agli utenti finali tramite una parabola ricevente di proprietà. Questi satelliti sono progettati per orbitare a circa 550 km dalla superficie terrestre, molto più vicino rispetto ai satelliti geostazionari tradizionali, riducendo così il tempo di latenza e aumentando la velocità di connessione. Con gli ultimi conflitti Ucraina e Gaza vediamo, in un bellissimo articolo di Geopop (https://www.geopop.it/come-starlink-di-elon-musk-e-utilizzato-nella-guerra-in-ucraina-e-a-gaza/), come in realtà Starlink sia stato impiegato nei due conflitti. Comunque, fino ad oggi, SpaceX ha lanciato migliaia di satelliti e continua ad espandere la rete. Gli utenti in diverse parti del mondo hanno già iniziato a utilizzare il servizio, riferendo in generale una buona qualità di connessione, sebbene ci siano state alcune questioni riguardanti l’impatto visivo dei satelliti nel cielo notturno e le potenziali interferenze con le osservazioni astronomiche.
Il servizio di Starlink è attualmente disponibile in varie nazioni e continua ad espandersi con nuovi lanci programmati regolarmente.

I lanci dei satelliti Starlink e la loro presenza in orbita hanno suscitato diverse controversie e preoccupazioni ambientali e astronomiche :

  1. Inquinamento luminoso: Gli astronomi ( e astrofili) hanno espresso preoccupazioni riguardo l’effetto degli sciame di satelliti Starlink, che possono interferire con le osservazioni astronomiche. I satelliti possono riflettere la luce solare e apparire come strisce luminose nei dati raccolti dai telescopi, ostacolando così lo studio di oggetti celesti distanti e fenomeni come le supernove o gli asteroidi in avvicinamento.
  2. Congestione dell’orbita terrestre bassa (LEO): Con migliaia di satelliti lanciati e molti altri previsti in futuro, cresce il rischio di congestione in LEO. Questo aumenta il pericolo di collisioni tra satelliti o con detriti spaziali, potenzialmente innescando una reazione a catena che potrebbe rendere alcune orbite inutilizzabili (scenario Kessler).
  3. Impatto ambientale dei lanci: Ogni lancio di un razzo comporta emissioni nell’atmosfera che possono avere impatti ambientali, inclusa la produzione di gas serra e altri inquinanti. Anche se SpaceX utilizza razzi Falcon 9 parzialmente riutilizzabili, che riducono l’impatto ambientale rispetto ai sistemi completamente usa e getta, le emissioni associate ai lanci rimangono una preoccupazione.
  4. Problemi di regolamentazione e sovranità: L’installazione di una rete globale di internet via satellite solleva questioni legali e di sovranità, specialmente in termini di conformità con le regolamentazioni locali sulle telecomunicazioni e sulla privacy dei dati. Alcuni paesi potrebbero avere preoccupazioni su una infrastruttura di comunicazione controllata da un’entità straniera.
  5. Accesso e equità: Mentre Starlink promette di migliorare l’accesso a internet nelle regioni meno servite, c’è anche il dibattito su quanto sia accessibile economicamente il servizio per gli utenti in regioni economicamente svantaggiate, e se rafforzerà le disparità esistenti nell’accesso alla tecnologia e all’informazione.

Elon Musk e SpaceX hanno risposto ad alcune di queste preoccupazioni, ad esempio modificando il design dei satelliti per ridurre il loro riflesso e lavorando con la comunità astronomica per mitigare l’impatto sulle osservazioni.

(Elon Musk – sorgente https://www.geopop.it/)

SpaceX quindi ha apportato diverse modifiche ai suoi satelliti per ridurre l’inquinamento luminoso e minimizzare l’impatto sulle osservazioni astronomiche. Questi cambiamenti fatti dal 2020 sono stati sviluppati in risposta alle preoccupazioni della comunità astronomica riguardo la visibilità dei satelliti che possono interferire con i dati raccolti dai telescopi. Ecco alcune delle principali modifiche apportate:

  1. Prima versione: Visorsat (o Sunshade) , ultima versione: pellicola ultra riflettente: SpaceX aveva introdotto un parasole, noto come Visorsat, che è un dispositivo progettato per bloccare la luce solare che colpisce le superfici più riflettenti dei satelliti, prevenendo così che venga riflessa verso la Terra. Questo dispositivo era stato progettato per essere montato su tutti i nuovi satelliti Starlink per ridurre la loro luminosità visibile, sembra però che dalla versione 1.5 ci siano problemi per l’installazione di questi ‘parasole’ pertanto è stata sviluppata da SpaceX una pellicola ultra riflettente che riflette solo se si è sotto i satelliti riducendo così la luce rilfessa proveniente da altre direzioni (sole). Queste innovazioni rientrano in un impegno più ampio da parte di SpaceX di lavorare a stretto contatto con la comunità astronomica per continuare a ridurre gli impatti visivi dei suoi satelliti, come parte del loro costante aggiornamento delle tecniche di mitigazione della luminosità. Questo è evidente anche dalla loro decisione di rendere disponibili pubblicamente queste pellicole specchianti, offrendole a costo di produzione per permettere ad altri operatori satellitari di utilizzarle e ridurre l’impatto delle proprie flotte satellitari.
  2. Verniciatura oscura: Alcuni dei satelliti Starlink sono stati verniciati con un colore più scuro per ridurre la loro riflessività. Questo cambiamento è stato testato per valutare l’efficacia nel diminuire la visibilità dei satelliti dal suolo.
  3. Posizionamento e orientamento ottimizzato: SpaceX ha lavorato anche sull’ottimizzazione del posizionamento e dell’orientamento dei satelliti per minimizzare le riflessioni di luce solare non necessarie.

Queste modifiche rappresentano un tentativo di SpaceX di bilanciare i benefici della tecnologia Starlink con la necessità di preservare la qualità delle osservazioni astronomiche. La collaborazione continua con la comunità astronomica è fondamentale per monitorare l’efficacia di queste soluzioni e per apportare ulteriori miglioramenti se necessario.

Rete cellulare ovunque attraverso Direct to Cell :

Nel gennaio 2024, SpaceX ha lanciato i suoi primi satelliti Starlink con capacità Direct to Cell, progettati per connettersi direttamente ai telefoni cellulari senza modifiche. Questo lancio ha segnato un importante passo avanti nella visione di SpaceX di fornire connettività globale, eliminando le cosiddette “zone morte” dove la copertura cellulare tradizionale non è disponibile.I sei satelliti lanciati erano parte di un lotto di 21 satelliti, e sono stati i primi a testare questa nuova tecnologia in collaborazione con T-Mobile negli Stati Uniti. Questi satelliti sfruttano tecniche avanzate come silicio personalizzato e antenne phased-array per superare le sfide tecniche legate alla comunicazione diretta tra satelliti e telefoni cellulari. Questo include la gestione della velocità relativa elevata dei satelliti rispetto agli utenti terrestri e le limitate capacità di trasmissione dei telefoni​​​​​​​​.Il progetto prevede che, nel corso del 2024, sarà possibile inviare messaggi di testo tramite questa rete, con l’obiettivo di espandere i servizi a chiamate vocali e connessioni dati entro il 2025, a condizione di ottenere le necessarie approvazioni regolamentari​​​​. Questo innovativo sistema di comunicazione mira a fornire una copertura essenziale in aree altrimenti non raggiungibili, ampliando significativamente la portata della rete globale di connettività.

Questi sforzi mostrano un chiaro impegno di SpaceX a bilanciare i benefici della sua tecnologia con la necessità di ridurre l’impatto ambientale, non solo per migliorare la sua accettazione pubblica, ma anche per facilitare una coesistenza più armonica tra le infrastrutture spaziali e le scienze astronomiche.

Vedremo cosa ci riserverà il futuro, intanto rimanete aggiornati attraverso Totalmente in Rete.

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